giovedì 8 marzo 2012

Google inaugura le nuove regole sulla privacy: sono legali?

Oggi, mentre il Parlamento Europeo discute ancora sulla riforma della normativa in materia di protezione dei dati e sul diritto all’oblio, entrano in vigore le nuove regole sulla privacy di Google. Il colosso di internet ha, infatti, disatteso la richiesta inviatagli lo scorso 27 febbraio dalla Commission Nationale de l’Informatique et des Libertés (CNIL) di posporre la data di applicazione della sua nuova policy per consentire all’ente un’approfondita analisi sulla stessa.

Che cosa cambia? A parer di Google si tratta di una semplificazione e di un’armonizzazione delle norme sulla privacy riguardante tutto i suoi servizi online (che passerebbero da più di sessanta a cinque) che consentirebbe agli internauti, da un lato, di comprendere più facilmente il contenuto delle regole che, utilizzando Google, automaticamente accettano, dall’altro, di ottenere risultati più pertinenti alle loro ricerche.

In sostanza si tratterebbe, cosa peraltro già in atto per alcuni versi, di acconsentire ad una “profilazione selettiva” degli utenti dei vari servizi (Gmail, Goole Maps, Google Earth, Google traduttore, You tube, immagini etc.) in base alle ricerche svolte. L’elaborazione di questi dati consentirà a Google di tracciare un profilo dell’utente in realzione ad hobbies, interessi, opinioni, preferenze, prodotti e consentirà di mirare sotto un profilo di marketing e comunicazione le informazioni da sottoporrre allo stesso.

Non dello stesso parere appaiono le Istituzioni Europee: sottolineando che “chi offre servizi ai consumatori dell'Unione deve seguire le regole europee per la protezione dei dati” esprimono riserve sull’effettivo rispetto, da parte di Google, della Direttiva 95/46/CE sul trattamento dei dati personali, rilevano che le norme appaiono di difficile comprensione anche per i professionisti del settore ed annunciano un'indagine ufficiale sulla nuova policy sul trattamento dei dati di Google.

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