mercoledì 27 marzo 2013

Quante volte accedi alla tua cassetta di sicurezza? Chiedilo all'Agenzia delle Entrate.

Al via il nuovo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate sull'archivio dei rapporti finanziari che attua le disposizioni dell'articolo 11, commi 2 e 3, del Dl 201/11, convertito con modifiche dalla legge 214/11.

 Si tratta di un nuovo sistema di controllo rafforzato sui movimenti dei conti correnti bancari, sui relativi saldi e degli altri tipi di strumenti finanziari, certificati di deposito, carte di credito e di debito, persino sul numero di “accessi” alle cassette di sicurezza.

Chi è tenuto a segnalare i dati identificativi, sia del soggetto titolare o contitolare, persona fisica o giuridica, sia dell’oggetto?  Sono tenuti Banche, Poste Italiane, società di intermediazione mobiliare, Società di Gestione del Risparmio, Casse di Risparmio, ed ogni forma di organismo di investimento collettivo del risparmio e società di gestione del risparmio.

Il termine? Slitta al il 31 ottobre 2013 – e non più 30 di aprile – il termine per la comunicazione di tutte le informazioni relative rapporti finanziari attivi nel 2011. Il provvedimento analizza specificamente le informazioni da inviare, fornendo format e codificazione delle informazioni che gli Istituti Finanziari e le Banche dovranno seguire.

La quantità delle informazioni è vasta ed è auspicabile che il relativo costo di implementazione e trasmissione non sia posto dalle Banche a carico dei correntisti.

Qual è lo scopo di questa raccolta di dati? Il complesso dei dati che pervengono all’Anagrafe Tributaria sono raccolti e ordinati su scala nazionale al fine della valutazione della capacità contributiva . Essi sono archiviati in apposita sezione dell’Anagrafe Tributaria denominata “Archivio dei rapporti finanziari” prevista dall’articolo 7, sesto comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 605.
 L’Agenzia delle Entrate elabora i dati finanziari ricevuti, con procedure centralizzate per la formazione di specifiche liste selettive di contribuenti a maggior rischio di evasione.

 Inoltre l’Agenzia delle Entrate potrà utilizzare le informazioni ricevute in sede di controllo sulla veridicità dei dati dichiarati dal Contribuente nella medesima dichiarazione dei redditi (ai sensi dell’articolo 11, comma 4 del decreto legge 6 dicembre 2011 n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011 n. 214 così come novellato dalla legge 7 agosto 2012, n. 135).

I dati sono conservati entro i termini massimi di decadenza previsti in materia di accertamento delle imposte sui redditi, quindi fino al 31 dicembre del sesto anno successivo ad ogni anno cui è riferibile la comunicazione.

 Alla scadenza di tale termine saranno integralmente e automaticamente cancellati.

Riferimenti normativi
 a) Attribuzioni del Direttore dell'Agenzia delle Entrate. Decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 (art. 67, comma 1; art. 68, comma 1). Statuto dell'Agenzia delle Entrate, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 42 del 20 febbraio 2001 (art. 5, comma 1; art. 6, comma 1); Regolamento di amministrazione dell'Agenzia delle Entrate, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 36 del 13 febbraio 2001 (art. 2, comma 1).
 b) Disciplina normativa di riferimento: Decreto-legge 6 dicembre 2011 n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011 n. 214 (art. 11, commi 2 e 3);
Decreto interministeriale 27 giugno 2000;
 Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600 (art. 32, primo comma, numero 7); Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633 (art. 51, secondo comma, numero 7); Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 605 (art. 7, sesto e undicesimo comma). Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 22 dicembre 2005, prot. n. 2005/188870, approvato dal Garante per la protezione dei dati personali con provvedimento del 21 dicembre 2005. Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 19 gennaio 2007, prot. n. 2007/9647, approvato dal Garante per la protezione dei dati personali con provvedimento dell’11 gennaio 2007. Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 29 febbraio 2008, prot. n. 2008/31934.

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