venerdì 22 marzo 2013

Sostegno all'occupazione femminile e delle persone svantaggiate. Due Decreti a firma Ministri Fornero e Grilli

La materia del sostegno all’occupazione, in particolare quella femminile, registra oggi l'adozione di due importanti provvedimenti.

In particolare, il decreto firmato dai Ministri Elsa Fornero e Vittorio Grilli disciplina le agevolazioni contributive in favore dei datori di lavoro che abbiano sottoscritto, ano termine 31 dicembre 2012, dei contratti di inserimento lavorativo.

Il decreto prevede il riconoscimento di incentivi economici in favore dei datori di lavoro che abbiano assunto, negli anni dal 2009 al 2012, donne prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi e residenti in regioni caratterizzate da elevati tassi di disoccupazione femminile.

Il secondo decreto a firma del Ministro del Welfare individua i cd. 'lavoratori svantaggiati', in ossequio dei principi stabiliti dal regolamento comunitario CE n. 800/2008. Trova la sua compiuta definizione una categoria di lavoratori in riferimento ai quali, nel caso di sottoscrizione di un contratto di lavoro in somministrazione a tempo determinato, sarà possibile derogare alle ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo e sostitutivo che ordinariamente sono necessarie per poter instaurare tali rapporti di lavoro.

 Il decreto si compone di un unico articolo con il quale si fornisce la nozione giuridica di "lavoratori svantaggiati" che debbono considerarsi ai sensi di tale articolo quanti:

 a) non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, ovvero i soggetti che, negli ultimi sei mesi, non hanno prestato attività lavorativa di natura subordinata della durata di almeno sei mesi o che, negli ultimi sei mesi, hanno svolto attività lavorativa di natura autonoma o parasubordinata dalla quale derivi un reddito inferiore al reddito annuale minimo personale escluso da imposizione;
 b) non possiedono un diploma di scuola media superiore o professionale (ISCED 3), ovvero coloro che non abbiano conseguito un titolo di studio d’istruzione secondaria superiore, rientrante nel livello terzo della classificazione internazionale sui livelli d’istruzione;
 c) sono occupati in uno dei settori economici dove c’è un tasso di disparità uomo-donna che supera di almeno il 25% la disparità media uomo-donna in tutti i settori economici italiani e appartengono al genere sottorappresentato, considerando a tal fine i settori annualmente individuati dalla Rilevazione Continua sulle Forze di lavoro effettuata dall’ISTAT.
Roma 21 marzo 2013

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